lunedì 12 settembre 2011

A che servono i certificati Java

Duke - la Mascotte Java
Finora ho lavorato molto piú spesso con Java che con altri linguaggi di programmazione.
Ho iniziato l'università nel 1998 a Roma Tre quando un giovane Prof. Cabibbo ha insegnato per la prima volta agli studenti del primo anno della facoltà di Ingegneria Informatica i fondamenti di Programmazione Object-Oriented attraverso lo studio delle basi di Java.
Era quasi un gioco. Semplice, intuitivo e divertente, il linguaggio mi ha subito preso. E mi ha accompagnato in seguito anche nella vita lavorativa.
Nonostante sia un buon programmatore, forse mi manca un po' di quel perfezionismo e la pulizia che ad alcuni viene quasi spontaneamente, ma cerco nel tempo di migliorarmi.
Anche per questo e per voler dimostrare di aver raggiunto un certo livello, mentre lavoravo a Dublino nel 2007-2008 per il supporto di WebSphere Portal ho deciso di studiare per l'esame SCJP che in quel momento era alla versione Java 6 SE (solo da pochissimo è arrivata la 7, d'altra parte).
Dopo aver sostenuto e superato l'esame con Prometric (da giugno Oracle usa invece La Pearson VUE) ho ricevuto con orgoglio la tessera e il certificato timbrato ufficiale del livello raggiunto. Un paio d'anni piú tardi ho anche conseguito il certificato Java per applicazioni web SCWCD e ho aggiunto quel certificato al mio curriculum.

Quello che ho ottenuto con questi esami:
Ho tenuto viva la passione per Java. Lo studio deve continuare anche durante la vita lavorativa e per quanto ci siano persone che hanno una propensione per lo studio, impostare un obiettivo come quello di un esame mi ha certamenete aiutato a studiare di piú attraverso strumenti come Java Black Belt (ora http://knowledgeblackbelt.com ) o i fantastici libri della serie Head First.
Ho aggiunto degli argomenti di discussione per i miei colloqui lavorativi. Per quanto col passare degli anni, gli argomenti di conversazione abbondino grazie alle esperienze lavorative pregresse, è fondamentale dimostrare di essere capaci di qualcosa di piú che il semplice lavoro impiegatizio. Un certificato simile voluto e ottenuto privatamente durante il tempo libero è un buon esempio.
Ho superato i momenti difficili trovando l'orgoglio. Non tutti i periodi a lavoro possono essere interessanti e come li vogliamo. Durante quelle fasi, un progetto personale di studio può dare soddisfazioni che momentaneamente a lavoro non si trovano e magari aprire anche orizzonti per un prossimo futuro.

Quello che non ho ottenuto con gli esami:
Non sono diventato un programmatore migliore per questo. Lo studio per un esame a risposta multipla non insegna a essere un programmatore migliore. E' piuttosto con la pratica che si possono avere quei risultati applicando lo studio ad esempio del codice prodotto da programmatori piú esperti e piú portati di noi.

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